Modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza, cosa cambia per i datori di lavoro

Con la legge n. 85 del 3 luglio 2023 il Governo ha ratificato il DL Lavoro che contiene modifiche anche al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (Decreto Legislativo 81/2008).

Per le imprese risulta di particolare interesse la modifica fatta al comma 4 dell’articolo 73 riguardante l’obbligo per i noleggiatori di “acquisire e conservare agli atti, per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura, una dichiarazione autocertificata del soggetto che prende a noleggio, o in concessione in uso, o del datore di lavoro, che attesti l’avvenuta formazione e addestramento specifico, effettuati conformemente alle disposizioni del presente Titolo, dei soggetti individuati all’utilizzo”.

La precisazione della norma

A questo comma, ora si aggiunge una specifica nel successivo comma 4 bis: “Il datore di lavoro che fa uso delle attrezzature che richiedono conoscenze particolari di cui all’articolo 71, comma 7, provvede alla propria formazione e al proprio addestramento specifico al fine di garantire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro”.

Questo nuovo passaggio chiarisce definitivamente gli adempimenti per il datore di lavoro (da individuare secondo quanto stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza), a cui prima non veniva esplicitamente attribuito l’obbligo di formazione; invece, già presente per i suoi dipendenti se incaricati all’uso delle attrezzature noleggiate.

Le ragioni della nuova formulazione

La modifica in questione rende più esplicita l’identificazione del datore di lavoro come operatore, quando egli stesso utilizza le macchine per cui vige l’obbligo del “patentino”, ad esempio una piattaforma aerea.

In Italia, infatti, sono molte le imprese di piccole dimensioni che fanno ricorso al noleggio, in cui anche il titolare si trova a lavorare in prima persona con i mezzi noleggiati.

Il nuovo comma 4 bis evidenzia quindi in modo inequivocabile l’obbligo formativo anche per i datori di lavoro, che dovranno provvedere alla propria formazione riconosciuta e al proprio addestramento come tutti gli altri lavoratori.

La ragione di ciò è evidente: il fatto che l’operatore sia un datore di lavoro, di per sé non diminuisce il rischio di incidenti a cui si è esposti lavorando in cantiere senza un’adeguata formazione, così come prevista obbligatoriamente dall’Accordo Stato Regioni in vigore dal 2012 per l’uso in sicurezza delle attrezzature di lavoro.

Tale obbligo è peraltro accompagnato da sanzioni, anche penali, in caso di inadempimento, con l’arresto da tre a sei mesi o un’ammenda che può andare da 3.071,27 a 7.862,44 euro.

La modifica è già entrata in vigore. Quindi, per evitare queste sanzioni, invitiamo tutti i datori di lavoro interessati che ancora non l’avessero fatto a conseguire una formazione adeguata a tutti i mezzi che si possono trovare a utilizzare.

A questo proposito, Tecnoeleva eroga corsi di formazione conformi ai più alti standard di qualità (riconosciuti da Ipaf) per far sì che chi opera i mezzi non solo sia in possesso del patentino necessario, ma che sia anche in grado di utilizzarli in modo sicuro ed efficiente con la piena consapevolezza di tutte le situazioni di pericolo a cui potrebbe andare incontro.

Se siete interessati e desiderate maggiori informazioni sui prossimi corsi di formazione di Tecnoeleva in programma, non esitate a contattarci.

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