Come evitare il ribaltamento delle piattaforme aeree

I problemi legati alla perdita di stabilità e al ribaltamento delle piattaforme aeree sono tra le cause più diffuse di incidenti nell’uso di questi mezzi, spesso con esiti anche molto gravi.

A dichiararlo è l’IPAF, la Federazione internazionale del sollevamento aereo, in occasione del suo ultimo rapporto globale sulla sicurezza.

Le macchine più esposte a questo rischio sono le piattaforme semoventi prive di stabilizzatori, sia verticali sia a braccio (telescopico o articolato).

Secondo il rapporto di IPAF, infatti, il 57% degli incidenti dovuti alla perdita di stabilità della PLE ha coinvolto proprio questo genere di macchine. Tuttavia, l’alta incidenza (38%) di questi sinistri anche con tipologie di PLE per conformazione più stabili, come i ragni e le autocarrate, dimostra ancora una volta come a fare la differenza non sia tanto la natura del mezzo impiegato, quanto il fattore umano legato all’utilizzo non consapevole dei rischi che si possono correre.

Piattaforme aeree, le casistiche del ribaltamento

Per questa fattispecie di incidente le principali cause sono tre.

  • In primo luogo, incide la conformazione del terreno che deve essere abbastanza solida da reggere il peso della macchina e dell’operatore, e presentare una superficie regolare per tutto il percorso previsto nel caso di traslazione di una piattaforma semovente. Qualora la PLE ne sia dotata, è fondamentale anche il corretto posizionamento degli stabilizzatori su piastre di stabilizzazione a norma di legge.
  • A incidere maggiormente, poi, ci sono i fattori ambientali: ad esempio, lavorare in condizioni di scarsa visibilità espone l’operatore a collisioni che possono compromettere la stabilità del mezzo. Anche le forti raffiche di vento possono incidere negativamente, soprattutto per le verticali a forbice.
  • Un ulteriore fattore scatenante è quello legato al guasto o al cedimento di alcuni dei componenti meccanici della macchina.

L’importanza del fattore umano

Risulta evidente, in ciascuna di queste cause, la consapevolezza dei rischi che solo una formazione che persegue questo scopo può dare all’operatore.

Ancora prima di salire sulla macchina, però, l’approccio consapevole prevede un rigoroso controllo pre-operativo, che il responsabile dell’utilizzo dovrà eseguire al fine di evitare incidenti dovuti a una delle cause citate.

Dalla conformazione del terreno su cui si deve svolgere l’intervento e delle sue condizioni strutturali – compresa la corretta delimitazione dell’area di lavoro, che impedisca a persone o oggetti esterni di interferire nel raggio d’azione della macchina – alla verifica delle adeguate condizioni ambientali e del buono stato di salute di tutte le componenti meccaniche del mezzo.

Venir meno anche solo a uno di questi controlli significa esporre l’operatore e tutte le persone presenti nell’area di lavoro a un incidente che può avere anche conseguenze fatali.

Affidare il lavoro a un noleggiatore professionale come Tecnoeleva, garantisce il supporto di un partner che si occuperà in prima persona di tutte queste verifiche e che sarà in grado di fornire un mezzo idoneo al lavoro da svolgere e sottoposto a una costante manutenzione.

Naturalmente, la corretta conoscenza del mezzo e delle sue modalità d’uso da parte dell’operatore è un fattore fondamentale per la prevenzione degli incidenti.

Tecnoeleva integra le sue soluzioni con i corsi certificati da IPAF, erogando la migliore formazione teorica e pratica con riferimento ai più alti standard di qualità per tutte le tipologie di piattaforme aeree disponibili sul mercato.

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