Piattaforme aeree, come evitare l’effetto catapulta

Per lavorare in modo sicuro utilizzando le piattaforme aeree (PLE) è necessaria una piena consapevolezza dei fattori di rischio a cui si potrebbe andare incontro nelle situazioni di lavoro in quota.

Questa consapevolezza si ottiene attraverso l’esperienza, ma comincia da una formazione di alto livello all’uso dei mezzi in sicurezza.

Tecnoeleva mette a disposizione i corsi di formazione IPAF, i più autorevoli e riconosciuti a livello internazionale, attraverso il proprio Centro di formazione autorizzato.

Un fattore di pericolo tanto diffuso quanto sottovalutato è quello legato alla possibilità che si verifichi il cosiddetto effetto catapulta.

Effetto catapulta, di cosa si tratta?

Nell’ambito delle PLE, si parla di effetto catapulta quando l’energia accumulata da un movimento del braccio o un impatto ai danni della struttura del mezzo provoca un effetto frusta che si propaga fino alla cesta della piattaforma, mettendo così in serio pericolo l’operatore che si trova al suo interno.

Anche un piccolo movimento al livello del suolo, infatti, può creare un effetto frusta talmente forte da espellere l’operatore, oltre ovviamente a tutti gli altri utensili o materiali presenti in cesta e non opportunamente fissati.

Più il braccio della piattaforma è esteso, maggiore sarà l’intensità dell’effetto frusta percepito in cesta.

Inutile sottolineare il grado di pericolo rappresentato dalla possibilità che l’operatore ne venga espulso improvvisamente: nella maggior parte dei casi l’esito è mortale, qualora non siano state indossate le corrette imbracature di trattenuta.

L’urto generato dall’effetto catapulta può causare lesioni molto gravi in ogni caso all’operatore, anche quando non si verifichi un’espulsione dalla cesta, a causa del forte impatto sui parapetti.

Senza parlare dei danni che potrebbero essere provocati dalla caduta dall’alto degli oggetti presenti in cesta sia alle cose sia soprattutto alle persone presenti nei pressi dell’area di lavoro.

Risulta fondamentale, quindi, rispettare tutte le misure necessarie per prevenire che questo succeda. Ciò significa, innanzitutto, eseguire una corretta pianificazione di tutti i movimenti e delle azioni da compiere prima di avviare i lavori e salire in quota, evitando ad esempio di traslare il mezzo già sbracciato.

L’esecuzione di questi controlli comprende una valutazione approfondita dei rischi presenti nel luogo di lavoro, la scelta di un modello di PLE adeguato e la predisposizione di un efficace piano di soccorso da attuare nel caso di incidenti.

Noi di Tecnoeleva mettiamo sempre a disposizione dei clienti i nostri esperti senza costi aggiuntivi per l’esecuzione di tutte queste delicate operazioni, a partire dal sopralluogo fino alla scelta del mezzo più idoneo, grazie all’ampiezza del nostro parco macchine.

Le regole da rispettare per lavorare in sicurezza

Durante i lavori, gli operatori devono sempre indossare un’imbracatura completa dotata di cordino di sicurezza regolabile, quest’ultimo da impostare alla regolazione più corta possibile e da fissare al punto di ancoraggio indicato dal costruttore della piattaforma.

Gli operatori presenti devono tenere costantemente sotto osservazione le condizioni del terreno, che potrebbero cambiare in relazione alle condizioni meteorologiche presenti nell’area di lavoro.

Inoltre, devono osservare in modo costante tutto ciò che circonda la PLE: anche un oggetto in caduta da una struttura attigua ai lavori, ad esempio, colpendo la PLE potrebbe generare un effetto catapulta.

Una volta finiti i lavori, sarà possibile sganciare il cordino dal punto di ancoraggio solamente prima di uscire dalla piattaforma a operazioni concluse, dopo aver raggiunto il livello del suolo.